BOMBERBLOG
"That which doesn’t kill us makes us stronger"
mercoledì 1 maggio 2024
mercoledì 24 aprile 2024
sabato 21 ottobre 2023
Education 2.0 e nuovi modelli educativi
Gigantium humeris insidentes
(Bernardo di Chartres)
Ogni progresso della scienza si costruisce sulla base della tradizione precedente. La vera rivoluzione di questo terzo millennio è che a tutti i livelli nessuna istituzione no profit può pensare di sopravvivere operando con modalità chiuse, standardizzate e senza attivare un’apertura al suo interno e al suo esterno che è la chiave fondamentale per instaurare con le persone rapporti di fiducia.
Il tema dell’education 2.0 si pone al centro dei nuovi modelli educativi e collaborativi. Far emergere, diffondere e sviluppare proprio Know-How è l’obiettivo centrale di ogni organizzazione. Allo scenario sopra descritto si è aggiunta la crisi economia e sociale generata dalla pandemia, dopo un primo momento di smarrimento le grandi organizzazioni si sono attrezzate per trasformare la gestione della crisi in opportunità.
L’adozione di soluzioni digitali ed esterne da parte delle Università non ha precedenti. In questo contesto gli ebook diventano strumenti per condividere la missione, la cultura e i valori di un’istituzione, potenziando anche il dialogo e l’interazione con la propria audience. Papa Ratzinger nel 2010 durante la giornata mondiale delle comunicazioni affermava: “Quanto più le moderne tecnologie creeranno relazioni più intense il mondo digitale amplierà i propri confini tanto più il sacerdote sarà chiamato ad occuparsene pastoralmente” Papa Francesco nel 2014, sempre durante la giornata mondiale delle comunicazioni affermava: “come si manifesta la “prossimità” nell’uso dei mezzi di comunicazione e nel nuovo ambiente creato dalle tecnologie digitali? Trovo una risposta nella parabola del buon samaritano, che è anche una parabola del comunicatore. Chi comunica, infatti, si fa prossimo.
E il buon samaritano non solo si fa prossimo, ma si fa carico di quell’uomo che vede mezzo morto sul ciglio della strada. In questo mondo, i media possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri. In particolare internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti. I principali vantaggi dell’ebook: Gli e-reader possono contenere contemporaneamente moltissimi libri, quindi sono comodi per chi vuole portare con sé molti titoli viaggiando “leggero”. Il numero di ebook che un e-reader può contenere varia in base al modello e alla memoria: in generale però i dispositivi in commercio ora ne possono contenere almeno 1000; Acquistare e scaricare gli ebook e di averli disponibili in pochi minuti; Impostare le caratteristiche del testo (font, grandezza, spazio tra le righe, eccetera); Leggere anche al buio o in penombra (nei modelli, sempre più diffusi, dotati di luce frontale regolabile); Cercare sul dispositivo una definizione o tradurre una parola straniera (la maggior parte ha integrato uno o più dizionari).
Negli ultimi anni, secondo un rapporto annuale dell’Associazione Italiana Editori (AIE), il mercato degli ebook in Italia è cresciuto di circa il 27 per cento rispetto agli anni precedenti al 2000. A favorire la crescita – come anche quella relativa agli acquisti di libri online – è stata la chiusura temporanea delle librerie dovuta alla pandemia, esi ritiene che questa situazione possa aver in parte modificato le abitudini di alcuni lettori, avvicinandoli a un formato precedentemente meno considerato. L’apra è in linea con il processo di digitalizzazione che permette la diffusione del propri ebook i n tutto il mondo.
domenica 2 luglio 2023
domenica 18 giugno 2023
sabato 2 gennaio 2021
Considerazioni dopo un anno di #pandemia e di guerra contro il #covid
In un anno di pandemia la maggior parte delle attenzioni e delle risorse sono state rivolte all'emergenza sanitaria e al disastro economico.
L'individuazione di queste due priorità è stata un'azione indispensabile, necessaria, coerente, giusta e legittima. La prima cosa a cui pensare è stata e dovrà continuare ad essere la capacità ricettiva degli ospedali, non solo per i malati di covid ma per le persone affette da qualsiasi patologia e bisognose di qualsiasi assistenza ospedaliera completa. Il ristoro economico verso le persone e le categorie danneggiate dalla pandemia è stato altrettanto indispensabile e dovrà continuare ad essere una assoluta priorità.
Tuttavia è altrettanto evidente che ci sono due conseguenze della pandemia che, al momento, sono abbastanza trascurate:
- le conseguenze psicologiche della guerra al covid;
- l'impoverimento intellettuale.
Il tema psicologico riguarda in prima battuta la paura verso la traiettoria della malattia: il contagio, la paura del ricovero in ospedale, la solitudine, il timore di non essere curati nel modo migliore a causa dell'affollamento delle strutture ospedaliere e per lo lo stress a cui è sottoposto il personale medico/sanitario, e quindi, conseguentemente la paura di morire. Se va bene, la paura degli strascichi che il virus potrebbe lasciare. Ma gli aspetti psicologici vanno ben oltre la paura nei confronti della traiettoria della malattia e sono inerenti a traumi che derivano da: chiusura coercitiva, restrizione sociale, impossibilità di viaggiare, paura del contagio, convivenze forzate. Possiamo continuare....la sospensione di qualsiasi iniziativa di sviluppo personale e/o professionale, la sospensione di progetti e iniziative finalizzate alla costruzione, per esempio, di una famiglia, la sospensione delle attività ricreative sportive, l'impossibilità di progettare e pianificare....ecc...ecc...Molti sono consapevoli di questi effetti, ma la sola consapevolezza, non accompagnata da un processo di elaborazione, non serve ad individuare strategie risolutive o strumenti di supporto.
Il tema dell'impoverimento intellettuale, che significa non nutrirsi di arte, qualsiasi forma di arte, poiché musei, teatri, stadi, mostre, cinema, concerti sono inibiti, riguarda tutti e riguarda soprattutto i nostri bambini e ragazzi, che a scuola hanno subito il blocco di gite e viaggi, hanno visto improvvisamente sospese tutte le iniziative culturali e ricreative. Già la scuola....l'istituzione che con l'arrivo della pandemia si è dimostrata in assoluto la più rigida e resistente al cambiamento, ripiegata esclusivamente sull'osservazione delle norme burocratiche ed incapace, nella quasi totalità dei casi, di sviluppare soluzioni alternative e innovative finalizzate a sostenere bambini e ragazzi nell'enorme perdita che stanno subendo in quest'epoca di guerra.
L'istituzione scuola, primaria e secondaria, è stata incapace di produrre pensiero e sviluppare una nuova cultura a seguito dell'esplosione di una guerra biologica; in un'epoca dove nulla sarà come prima, la scuola né accompagna e nè sostiene i nostri ragazzi e bambini al cambiamento necessario, venendo meno alle responsabilità etiche che invece le competono.
E' opportuno calibrare con maggiore equilibrio la gestione delle prime due priorità (emergenza sanitaria e ristoro economico) con gli effetti psicologici e l'impoverimento intellettuale, con l'obiettivo di evitare un "impoverimento sociale collettivo".
Aspettarsi sempre qualcosa da qualcun altro, (per es. chi ci governa), non è l'unica soluzione, ma possiamo anche incominciare da noi stessi.
mercoledì 22 aprile 2020
Le priorità del sistema scolastico
- garantire il mantenimento della salute e della sicurezza di studenti, personale e comunità;
- ottimizzare l'apprendimento degli studenti;:
- supportare gli insegnanti e il personale scolastico;
- stabilire una solida base operativa e finanziaria.
venerdì 10 aprile 2020
Qualche policy e criterio di riferimento per applicare un corretto smart working
- Layout fisico: anche le postazioni domestiche dove si fa smart working devono essere in linea con le normative vigenti, per garantire ergonomia e sicurezza;
- Strumenti ICT: l’utilizzo di strumenti di enterprise social collaboration (chat, sistemi di videoconferenza, aree virtuali di lavoro condivise) è fondamentale per garantire relazioni costanti tra lo smart worker e i colleghi presenti in ufficio;
- Policy e comportamenti: occorre definire in modo preciso regole e comportamenti per garantire la massima confidenzialità sulle informazioni condivise online e la massima efficacia nelle relazioni a distanza che saranno attuate dallo smart worker con i suoi colleghi in ufficio, e viceversa.
- Sperimentazione: questa prima fase parte con una indagine interna che evidenzia quali sono le business unit che possono allocare in smart working le loro risorse interne. Si procede ad un assessment per individuare quali risorse coinvolgere, in base alle loro attitudini personali e alle competenze informatiche. Infine, le risorse individuate vengono coinvolte nella sperimentazione del progetto pilota, monitorando aree critiche e vantaggi in termini di produttività personale e aziendale;
- Roll-out: una volta che il progetto pilota viene consolidato nei suoi aspetti organizzativi e nelle risorse coinvolte, si procede con fasi successive di estensione del numero di persone coinvolte nel progetto;
- A regime: Infine, il progetto viene esteso a tutte le risorse eleggibili, e si procede al suo perfezionamento in corso d’opera.
sabato 21 marzo 2020
Digital Transformation, #giornalismo e #comunicazione politica
1. Qual’è stato 'impatto della digital transformation nella tua professione di giornalista e nel tuo percorso professionale?
allo stesso modo di come io non posso ritenermi un esperto di canali digitali. Cioè io posso essere un bravissimo giornalista ma non posso essere un social media manager. Le nostre professionalità dovrebbero convergere, dovremmo stipulare una grande alleanza tra noi e voi, perché noi sostituiremmo voi malissimo e la stessa cosa fareste voi.
domenica 12 maggio 2019
Master Europrogettazione a Bruxelles: Mauro Bombardieri da ex corsista della Special School ad autore.
Qual è stata per te la spinta a iscriverti al Master, perché guardavi all’Europa come ad un’opportunità che avrebbe potuto fare al caso tuo?