Qualche cenno sulla biografia politica di Sergio Cofferati:
- 66 anni
- per 8 anni è stato segretario generale della CGIL
- per 5 anni è stato sindaco PD di Bologna
- dal 2009 è parlamentare europeo PD
A novembre 2014 annuncia la sua candidatura alle primarie come governatore della Liguria.
Le perde e lascia il PD.
La commissione di garanzia interna, presieduta da un ex giudice costituzionale, ha esaminato tutti i voti e ne ha annullati 4.000 in totale, sia a Cofferati che alla Paita.
Tutto ciò non basta, è sconfitta, quindi Sergio sbatte la porta e va via.
Se fosse coerente, Sergio, dovrebbe dimettersi anche dal seggio di parlamentare europeo (circa 12.000 € mese) sul quale siede grazie a quel PD che sta abbandonando....
Queste dimissioni possono essere importanti per Fassina, che strumentalizza qualsiasi situazione pur di dare visibilità mediatica alla sua opposizione interna, ridicolizzandola con l'affermazione che il caso Cofferati potrebbe condizionare addirittura la strategia per il Colle;
Fortunatamente c'è l'amico Pippo a dare dignità all'opposizione interna: seria, sobria e propositiva.
Ed ecco subito Niki, pronto ad abbracciare Sergio, con l'obiettivo di portare SEL, (principale responsabile della sconfitta di Bersani), dal 3,01% al 3, 14%.
Ed ecco subito Niki, pronto ad abbracciare Sergio, con l'obiettivo di portare SEL, (principale responsabile della sconfitta di Bersani), dal 3,01% al 3, 14%.
Al di là delle dichiarazioni diplomatiche dei vertici del PD, io so molto poco della Liguria, ma è una fortuna che si allontanino dal partito persone che non accettano la sconfitta, che non riconoscono il lavoro dei militanti in Liguria, che inveiscono contro il partito quando il "silenzio" non è dalla propria parte, persone che riconoscono il partito solo quando li sostiene. E' una fortuna che si allontanino le persone che vogliono utilizzare la politica come strumento per invecchiare bene. In questo caso, l'età e la lauta pensione potranno essere anche d'aiuto.
Negli Stati Uniti e in Inghilterra, culle di democrazia politica, fino a prova del contrario, l'obiettivo principale di una parte politica è "rubare" voti alla controparte.
Negli Stati Uniti e in Inghilterra, culle di democrazia politica, fino a prova del contrario, l'obiettivo principale di una parte politica è "rubare" voti alla controparte.
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