"That which doesn’t kill us makes us stronger"




giovedì 26 giugno 2014

Eliminazione all'italiana

Partiamo dalla fine:

Vedere Chielilni che si lamenta dell’arbitro  e della protezione che la Fifa darebbe ai campioni per farli continuare  a giocare ed assicurare il successo alla manifestazione Brasiliana….è davvero una barzelletta….le sue dichiarazioni sull’arbitro sono state smentite dai compagni e dai vertici della federazione, mentre i sospetti di copertura Fifa a Suarez si sono rivelate autentiche sciocchezze a fronte dalla sentenza/stangata.

Chiellini, semplicemente, dovrebbe riflettere sulle proprie responsabilità per aver disputato uno scarsissimo mondiale e “saper accettare la sconfitta”…come altre volte lui ha detto agli altri, nel cortile di casa sua…..

Quanto a Buffon e De Rossi, che dieci minuti dopo la fine della partita hanno accusato il loro compagno Balotelli, indicandolo come il responsabile del fallimento, dandolo in pasto alla stampa  e al popolo calcistico e non, tutti assetati di un capro espiatorio, la dice lunga sul profilo dei due pseudo-capitani…. 

Ma i soldati avevano dietro di loro degni colonnelli e generali: Prandelli e Abete sono stati ridicoli nella loro corsa alle dimissioni, finalizzate a raccogliere il seguente commento:: "almeno si sono dimessi, visto che in Italia non si dimette mai nessuno". Il luogo comune elevato all'ennesima potenza. Abete si dimette dopo aver partecipato come dirigente a SETTE spedizioni mondiali.... forse è proprio li il problema.
Prandelli ci informa di non aver rubato e di aver pagato le tasse come se se ci avesse fatto un favore….grazie!

Tutto è avvenuto con la finta telecronaca di Caressa e Bergomi, sembrava di vedere la playstation

La sconfitta nasce da lontano, la federazione manca di visione  e quindi di qualsiasi  programmazione, sul sistema calcio si riflette la crisi del nostro paese, la gestione è condizionata da poteri e interessi, l'incompetenza regna sovrana. Discutono di ultras e di curve signori che hanno frequentato solo la tribuna d'onore.

La responsabilità è di Balotelli e tutto passa.

Lo stile si vede soprattutto nella sconfitta, e noi stiamo dimostrando il nostro stile: dimissioni strumentali, accuse tra compagni, pettegolezzi sui litigi dentro gli spogliatoi, giornalisti che godono, falchi che aspettano finalmente il loro momento.
Analizzate invece lo stile con cui è tornata a casa  l’Inghilterra, critiche sommesse, nessun dramma nazionale, si riparte dallo stesso allenatore, un vero capitano come Steven Gerrard che si fa da parte con signorilità, incoraggiando i più giovani per il futuro.

Tutto sommato questa Fifa World Cup ha avuto un successo: 
Balotelli mi è diventato simpatico.

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