"That which doesn’t kill us makes us stronger"




giovedì 13 settembre 2012

Il PD verso le elezioni e verso il governo


IL PD si sta preparando alle elezioni del 2013 e a governare l’Italia, in tempi di crisi, nell’era della globalizzazione del web 2.0. I democratici vogliono traghettare definitivamente L’Italia nella modernità, nel futuro, costruendo le basi per la stabilità e per il benessere delle generazioni future.
Questi obiettivi, cosi sfidanti, enormi, sono coerenti con le dinamiche che contraddistinguono la vita interna del partito?
Sono in linea con una classe dirigente che appare resistente al rinnovamento interno e sembra solo preoccupata di mantenere il proprio “posto” e i propri privilegi?
Esiste sottotraccia una battaglia tra giovani e vecchi, tra desiderio di rinnovamento e lesa maestà per la mancanza di rispetto di chi ci ha portato fino a questo punto?

Le mie sono solo domande….
Esiste un correntismo esasperato, all’interno del quale, alla fine dei conti, TUTTI si identificano?

Esiste una cultura degli accordi attraverso la quale ognuno cerca di garantirsi i propri obiettivi personali che solo in seguito cerca di legare a logiche di partito?
Esiste un vero dialogo, una collaborazione tra i big e baroni da una parte e la base e i quadri intermedi dall’altra?
 
Il lavoro relativo alla legge elettorale si basa su criteri di stabilità e di governabilità parlamentare oppure prima sono analizzati i criteri che permettono ai professionisti della politica di poter essere rieletti tranquillamente e senza “cercarsi i voti”?

Per centrare gli obiettivi della governabilità e della costruzione di un paese che garantisca di alto livello generazioni future, il partito democratico dovrà rispondere a queste domande e sciogliere definitivamente questi dubbi e contraddizioni, solo in questo modo potrà guidare il cambiamento e riacquistare credibilità. Solo risolvendo questi nodi potrà essere – come dice Bersani – l’unica speranza per l’Italia.

 

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