Scuole deserte oggi
Già oggi praticamente nessuno è andato a scuola oggi. L'ordinanza "alla Crozza" (le scuole sono aperte ma anche chiuse) ha determinato il deserdo nelle scuole della Capitale.Dal centro alla periferia sono tanti gli istituti che questa mattina erano popolati solo da docenti e bidelli.
Al liceo Tasso di via Sicilia non c'erano studenti, al Newton di viale Manzoni solo 2 su 1.200 (avete letto bene: due!), mentre alla scuola elementare Pisacane a Tor Pignattara non va meglio: nel grande atrio dell'istituto comprensivo Laparelli (ex Pisacane) c'erano sono solo alcuni bidelli che chiacchieravano.
"Sono venuti solo 5 bambini"
"Stamattina sono venuti solo cinque bambini - hanno riferito - e ora sono tutti in biblioteca. Che facciamo noi? Teniamo la scuola aperta...".
Al liceo classico Benedetto Da Norcia a Tor De Schiavi stessa fotografia: alcuni professori sostavano davanti l'ingresso guardando la pioggia che cade.
Un insegnante di filosofia diceva la sua mangiando tranquillamente una brioche: "Dato il tempo si poteva fare lezione. Oppure era molto più semplice chiudere le scuole".Al liceo scientifico d'Assisi si sono presentati in 3
All'istituto comprensivo via Santi, materna-elementare-media di Colli Aniene, su 1.150 stamane sono entrati circa 160 bambini, secondo quanto riferisce la dirigente Anna Fiorani. Nel quartiere Centocelle al liceo scientifico Francesco d'Assisi stamani sono arrivati tre ragazzi e poi sono usciti. "Un'altra decina - hanno riferito i bidelli - sostavano davanti all'ingresso e non sapevano che fare. Poi sono andati via".
Nessun presente invece al liceo artistico Roma 2 al Tiburtino.
I presidi ad Alemanno: "Corregga l'ordinanza, i prof non ci sono"
Ma l'ordinanza non avrebbe tenuto conto di un particolare certo non irrilevante. Ossia che il personale docente, in base alle norme contrattuali, non è tenuto a recarsi a scuola durante i periodi di sospensione delle attività didattiche. È quanto hanno scritto ieri sera in una nota indirizzata ad Alemanno i presidi dell'Anp (l'associazione nazionale di categoria) chiedendo al sindaco di rettificare subito l'ordinanza.
"Si fa presente - scrive il responsabile regionale Antonio Petrolino - che venerdì e sabato le scuole non potranno contare sui docenti per la vigilanza. È evidente che in tale situazione i dirigenti non potranno garantire l'incolumità dei minori che venissero loro affidati, non disponendo della facoltà di precettare i docenti".
Dunque ci sarebbero rischi per la "sicurezza" dei bambini e dei ragazzi.
L'Anp chiede perciò al sindaco di "voler emendare e integrare il testo dell'ordinanza disponendo - come è in sua facoltà - la pura e semplice chiusura delle scuole, che così saranno legittimate a non accogliere studenti dei quali non possono garantire la sicurezza".
Le scuole nel caos: "Non porti suo figlio"
"Si fa presente - scrive il responsabile regionale Antonio Petrolino - che venerdì e sabato le scuole non potranno contare sui docenti per la vigilanza. È evidente che in tale situazione i dirigenti non potranno garantire l'incolumità dei minori che venissero loro affidati, non disponendo della facoltà di precettare i docenti".
Dunque ci sarebbero rischi per la "sicurezza" dei bambini e dei ragazzi.
L'Anp chiede perciò al sindaco di "voler emendare e integrare il testo dell'ordinanza disponendo - come è in sua facoltà - la pura e semplice chiusura delle scuole, che così saranno legittimate a non accogliere studenti dei quali non possono garantire la sicurezza".
Le scuole nel caos: "Non porti suo figlio"
Insomma, una situazione caotica in cui i centralini delle scuole sono stati subito presi d'assalto dai genitori, che chiedevano come regolarsi.
Alemanno infatti - al contrario di quanto hanno deciso i Comuni di Torino, Genova o Bologna nei giorni scorsi - non ha chiuso le scuole ma detto ai genitori che sono liberi di non portare i ragazzi, gettandoli in pratica nella confusione.
Dal Giulio Cesare (storico liceo classico della Capitale a Corso Trieste) la segreteria amministrativa della scuola rispondeva che la "scuola per i ragazzi è chiusa".
Così come dall'Avogadro (liceo scientifico nel quartiere Coppedè): "No, suo figlio non lo deve portare, le lezioni riprendono lunedì".
Sul sito della scuola c'è infatti un messaggio con scritto "Scuola chiusa", anche se poi nel testo si legge "l'Istituto sarà comunque aperto e il personale delle due sedi presterà regolarmente servizio in via Brenta".
Ma se i professori ci sono perchè non posso portare mio figlio? Abbiamo chiesto. La risposta: "Signora, non deve portare la giustificazione. Ci vediamo lunedì".
"A noi genitori nessuna comunicazione"
"A noi genitori non è arrivata alcuna comunicazione": ha raccontato a il salvagente.it la mamma di Lorenzo, che va al Settembrini. "C'è stato un giro di telefonate e mail tra noi mamme per capire cosa dovevamo fare".
Chiamata telefonicamente la scuola, però, almeno è stata chiara: "L'istituto è aperto. Portarli o meno è a discrezionalità dei genitori".
Nessun commento:
Posta un commento