Quest’anno alle iniziative promosse per la settimana antirazzista, che va dal 14 al 21 marzo - quest’ultima, giornata mondiale contro il razzismo indetta dall’ONU - SOS Razzismo Italia ha aggiunto una grande campagna europea, promossa dalla rete EGAM, General of the European Grassroots Antiracist Movement, di cui è membro fondatore. E’ stato messo in uso il “Testing”, una pratica per monitorare le discriminazioni. EGAM ha condotto le prime sperimentazioni a livello europeo contro le discriminazioni razziali in Europa, Domenica 6 marzo 2011. In 14 paesi, gli attivisti hanno testato, per tutta la notte, i luoghi notturni nelle principali capitali e città d'Europa. In 15 città, 35 locali notturni hanno riscontrato episodi di discriminazione. In seguito a settimane di preparazione, coordinamento e sessioni di formazione, organizzate in tutta Europa, questa prima prova “ Night “ è solo l'inizio di una campagna a lungo termine a livello europeo contro le discriminazioni razziali ed etniche. Il metodo usato, il collaudo, è uno strumento inventato dal movimento dei diritti civili negli Stati Uniti per lottare contro la segregazione razziale e le discriminazioni più tardi. A partire da questa prima prova, il garante europeo della società civile antirazzista, metterà alla prova le realtà coinvolte a scadenze periodiche, al fine di aumentare la consapevolezza e denunciare le discriminazioni etniche e razziali che impediscono parti della popolazione europea di avere accesso giusto ed equo agli alloggi , al lavoro, al divertimento, ecc.
A distanza di una settimana, sabato notte, 13 marzo è toccato a noi italiani effettuare il Testing in tre discoteche romane (Il “Babel” a Villa Borghese, l’”Open Gate” in via San Nicola da Salentino e il “Gilda” in via Mario De Fiori ) con il supporto dei nostri testimoni , una coppia di ragazzi italiani e una coppia straniera di nazionalità ecuadoriana. Il Testing effettuato, nel cuore della capitale notturna, secondo i dettati internazionali, non ha evidenziato segni di discriminazione, a differenza di alcune realtà europee e spagnole in particolare.
Nessuna discriminazione legata, quindi, al divertimento, che abbiamo riscontrata, invece, attraverso un nostro sondaggio legato alla ricerca della casa. A parità di condizioni economiche si preferisce affittare agli italiani piuttosto che agli stranieri. E la discriminazione aumenta se lo straniero è di pelle scura. Questo avviene, soprattutto, negli annunci promossi da privati, dove basta un accento straniero per far partire la discriminazione. Le agenzie sono più attente ad incorrere in palesi atti discriminatori, soprattutto, se trattasi di agenzie molto conosciute. Ma non mancano annunci di privati, su giornali quali “Portaportese”, che richiedono espressamente solo “inquiline italiane”. Nella sola giornata di sabato su 50 testing, effettuati con il supporto dei nostri testimoni italiani e stranieri, ben il 49,3% ha registrato elementi di discriminazione.
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