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domenica 13 aprile 2014

#altaformazione in #digital #marketing e #web 2.0 Intervista

Da dove nasce l’idea di realizzare un Corso di Alta Formazione in Digital Marketing Communication?
Nelle società occidentali con l’avvento e la diffusione dei media digitali c’è stato un passaggio dalla società moderna e di massa alla società della rete, dove per rete si intende un qualsiasi sistema costituito da nodi interconnessi. All’interno di questo sviluppo Internet è uno strumento di relazione tra imprese e mercati perciò le aziende stanno costruendo le loro strategie di presidio di internet
L’idea nasce dalla consapevolezza, quindi, dei cambiamenti che internet e social media hanno portato nella vita lavorativa, dai contributi e gli aggiornamenti del MIP, primo Osservatorio sui modelli di impresa 2.0 in Italia e dall’attenzione che Schema ha da sempre per il web 2.0. Per questo motivo Schema ha deciso di investire in questo senso realizzando prodotti digitali, esponendosi sul web perché ha “qualcosa da dire” con sito, blog e social network ed infine dandomi la possibilità, tempo fa, di partecipare ad un master sul tema, permettendomi di assumere un ruolo di “evangelist” facendomi portatore di innovazione introducendo in Schema il recruiting 2.0 che risulta molto vantaggioso in quanto accelera i processi di selezione, aumentando la visibilità e abbattendo i costi.
Date queste premesse, Schema e Sturzo vogliono offrire un’ opportunità di valorizzazione delle competenze alle persone e un’opportunità di sviluppare le organizzazione nell’ambito della comunicazione e del marketing 2.0, tutto questo può avvenire attraverso coinvolgimento, partecipazione e passione. 

Alla luce dell’impatto del web 2.0 nella vita professionale di ciascuno, può indicarmi tre motivi per cui è importante sviluppare competenze web 2.0? 
Innanzitutto perché un’azienda che non è presente sui social media e in rete è un’azienda che comunica la propria assenza. Le possibilità di costruzione di un brand attraverso gli investimenti in comunicazione tradizionale diminuiscono proporzionalmente all’aumentare della facilità per le persone di scambiarsi informazioni.
Il secondo motivo è la forza dei social media che, all’interno degli spazi interconnessi, sono la concretizzazione di processi comunicativi tra essere umani che s’incontrano e che si scambiano informazioni, immagini, video, idee e, attraverso di essi alimentano conoscenza e creatività, ma anche emozioni, sogni e frammenti d’identità. È sicuramente utile per governare meglio una dimensione relazionale.
Infine i social media sono anche spazi di condivisione, partecipazione e collaborazione, nel mondo anglosassone le figure più richieste in questo momento sono web social media manager e HR 2.0 che devono avere conoscenza del modello enterprise 2.0 e possono rafforzare l’appartenenza alla propria Organizzazione.


Cosa si augura per i partecipanti al Corso di Alta Formazione in Digital Marketing Communication?
Mi auguro che il Corso di Alta Formazione in Digital Marketing Communication possa rispondere alle loro esigenze ed aspettative. Il Master 2.0 ha l’obiettivo di preparare professionisti a ideare, elaborare e mettere in pratica, strategie di marketing e comunicazione  sui canali social media
Tali strategie saranno finalizzate a dare maggior visibilità al proprio brand, ad acquisire nuovi contatti e clienti, a costruire relazioni, a presidiare la Rete promuovendo eventi.
I partecipanti alla fine del percorso sapranno costruire e realizzare  campagne di content marketing e piani di attività offline.
I neo laureati avranno a disposizione più competenze e strumenti per potersi inserire nel mondo della comunicazione e del marketing digitale; chi invece già lavora potrà utilizzare con più consapevolezza gli strumenti del 2.0, provando a costruire obiettivi e strategie per la propria azienda/ente.
Mi auguro inoltre, che in generale altre tematiche calde all’interno del web 2.0 possano trovare risposta quali la gestione in outsourcing o con team interno o ancora la privacy che è un tema vastissimo (talvolta  i capi usano i social come sistema di controllo sui propri collaboratori). 

Intervista di Mauro Bombardieri
a cura di Samanta Palmeri

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